Partendo da una domanda apparentemente semplice, del tipo: di cosa ti occupi? (What business are you in?) ho notato che nessun collega mi rispondeva allo stesso modo, e che, in realtà, anche io tendevo a rispondere spesso in maniera diversa.
Ho iniziato quindi a guardare con curiosità le definizioni che ogni collega dava della propria posizione lavorativa su linkedin.
I tecnici che lavorano nelle ASL sono abbastanza omogenei utilizzando la definizione italiana “Tecnico della Prevenzione“, spostandosi nel privato (che sia azienda o consulenza) invece le definizioni diventano prevalentemente anglofone creando un numero indefinito di permutazioni fra le tre parole magiche Environment, Health e Safety (messe in rigido ordine alfabetico), spesso accompagnate dalla lettera “Q” di Quality o da altre “S” provenienti da Security o da Sustainability o da entrambe …
E quindi via un susseguirsi di HSE, SHE ed EHS senza rinnegare anche il meno diffuso ESH, mentre latitano completamente i HES e SEH (forse a significare che l’ambiente non sta mai al centro, sempre prima o dopo?).
In effetti l’acronimo maggiormente usato in Italia è HSE (replicato anche dalla UNI nella sua 11720:2018): Attività professionali non regolamentate – Manager HSE (Health, Safety, Environment) – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza: La norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale del Manager HSE, ossia di un professionista che ha le conoscenze, abilità e competenze che garantiscono la gestione complessiva e integrata dei processi e sotto processi in ambito HSE.
Ad aumentare la confusione c’è anche il mondo anglosassone dove HSE non sta per Health, Safety and Environment ma per “Heath and Safety executive“, il nome di un’agenzia governativa che si occupa di Salute e Sicurezza.
Health Safety Executive www.hse.gov.uk
A complicare ulteriormente il quadro c’è tutto il territorio centro europeo che predilige l’acronimo SHE nato sul finire del secolo scorso con la teoria del “safety of people as a prime consideration” (1) e che dalla sua ha anche la semplicità di pronuncia (pronome terza persona femminile).
In tutto questo però stiamo dimenticando il lavoro ed i lavoratori, che invece sono presenti nell’australiano WHS (Work Health and safety) e nello storico ed internazionale OHS / OSH (Occupational health and Safety) molto usati dal ILO (International Labour Organization) e WHO (World Health Organization) e dai legislatori europei.
(1) This also reminds that the concept of “human quality” in terms of living standards must follow later than the health, which precedes environment also, reiterating Thareja’s paradigm of SHEQ, developed over the years since 1996. This article complements raising up the importance of environment upto the “safety of people” as a prime consideration. (site)